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MICHELIN IN ITALIA

Il Gruppo Michelin è presente in Italia con una Sede Legale, una Direzione Commerciale e tre Stabilimenti di Produzione.

I Siti

Il Gruppo Michelin è presente in Italia con una Sede Legale, una Direzione Commerciale e tre Stabilimenti di Produzione.

SEDE LEGALE di Torino
Corso Giulio Cesare 424/95/C
10156 - Torino
Tel. 011-77.44.111
Fax 011-77.44.392

STABILIMENTO di Alessandria
Zona Industriale D5-Viale della Valletta,101
15122 - Spinetta Marengo (Alessandria)
Tel. 0131-211.111
Fax 0131-211.404

DIREZIONE COMMERCIALE
Viale Bodio, 37
c/o centro Direzionale Bodio Center 3
20158 - Milano (MI)
Tel. 02-33.95.31
Fax 02-33.95.37.00
STABILIMENTO di Cuneo
Piazza Robert Daubrée 
12100 - Cuneo
Tel. 0171-315.111
Fax 0171-43.057
STABILIMENTO di Torino Stura
Corso Romania 546
10156 - Torino
Tel. 011-26.26.111
Fax 011-26.25.071

L'impegno Michelin

Contribuire al progresso della mobilità nel mondo intero.
Lo sviluppo si sostiene sulla libertà di circolazione delle persone, dei beni e dei servizi. L'aumento dei trasporti stradali e del parco automobilistico si associa ad un'evoluzione qualitativa della mobilità, che costituisce per il nostro Gruppo altrettante opportunità di crescita e di prestazioni nuove.
Più numerosi, i veicoli di domani saranno più sicuri,e garantiranno maggiori possibilità di interazione con il conducente e più rispettosi dell'ambiente.

Michelin intende restare leader incontestato in fatto di pneumatici:

- con la sua forza d'innovazione,

- con le prestazioni dei suoi prodotti e dei suoi servizi,

- con la forza delle proprie "marche",

- con la qualità dei suoi risultati,

- con il suo contributo allo sviluppo sostenibile,

- con lo sviluppo di nuovi servizi agli utenti.

Facendo progredire la mobilità, Michelin contribuisce ad accrescere la sicurezza, le prestazioni e a dare un maggiore piacere di guida.
 

Michelin, un'impresa a responsabilità allargata


L'obiettivo di Michelin è di contribuire al progresso della mobilità. Ma questo impegno ha senso soltanto se si propone, oltre al puro risultato economico dell' Azienda, di instaurare una mobilità sostenibile, che accompagna e favorisce lo sviluppo dalle attività umane, garantendo sempre la salvaguardia dell'ambiente. Michelin ritiene che tutte le parti coinvolte, i suoi azionisti, il suo personale, i suoi clienti, i suoi fornitori, le istituzioni pubbliche, tutte le organizzazioni con le quali sussistono delle relazioni, abbiano attese in ambito sociale, ambientale ed economico. Queste attese sono legittime e Michelin, cerca per quanto possibile di dare delle risposte.

STORIA

Lo stabilimento di "Dora", il primo fra quelli italiani, era nato agli albori del secolo con il compito di favorire l'introduzione nel nostro Paese di un prodotto - marchiato "Bibendum" - che tanta importanza doveva avere nello sviluppo dei mezzi di trasporto sospinti dal motore a scoppio. In realtà, la vendita in Italia di pneumatici Michelin ebbe inizio il 1° maggio 1901 quando Ernesto Vaccarossi, appassionato di motori e di automobilismo, nonché collaboratore della Gazzetta dello Sport, sviluppò l'idea di fondare a Milano l’Agenzia Italiana per la vendita di pneumatici Michelin. Pochi anni dopo, con la rapida evoluzione dell'industria automobilistica e col costante aumento delle vendite, divenne necessario fabbricare il prodotto in Italia. La scelta di Torino come sede della nuova fabbrica Michelin fu determinata dal fatto che fra il 1899 ed il 1907 in questa città vennero costruite oltre 30 fabbriche di automobili, le migliori consumatrici del prodotto.
La costruzione dello stabilimento Michelin di Torino Dora ebbe inizio nel 1906 ed il primo pneumatico uscì dallo stampo di cottura il 13 luglio 1907.
Per anni lo stabilimento di Torino Dora svolse in seno al gruppo il compito di azienda-pilota: qui nacque, ancor prima che a Clermont Ferrand, la produzione di pneumatici per scooter e proprio a Torino ebbe inizio la riorganizzazione dei trasporti interni adottando, su vasta scala, l'impiego di carrelli sollevatori a forche e dei nuovi sistemi di magazzinaggio a palette.
Lo stabilimento è stato chiuso il 31 dicembre 1997.

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TRENTO 1927

Perché Trento....

Lo stabilimento di Torino nel primo dopoguerra (1.a guerra mondiale) si stava avviando ad una produzione per quei tempi elevata e l'annesso piccolo cotonificio non era più in grado di fornire nella quantità richiesta la tela di cotone ed il "cablé" (cavetto di ritorti") anche perché i pneus per autocarri richiedevano ben 20 e più tele tessili; si prevedeva inoltre un ulteriore rapido sviluppo nella motorizzazione ed era perciò improrogabile una ristrutturazione radicale della produzione con la creazione di una più moderna unità produttiva nel settore tessile. Fra le ragioni che hanno spinto Michelin ad ubicare a Trento il nuovo stabilimento, va menzionata una legge che il Governo aveva emesso per favorire l'insediamento di unità produttive nelle regioni da poco annesse al Regno d'Italia, che avevano una economia in crisi. Inoltre c'era una grande disponibilità di manodopera e d'acqua.

La stessa legge portò la Pirelli a Rovereto e la Lancia a Bolzano.

1924 Inizio operazioni preliminari e accordi con Autorità locali per acquisizioni aree;
L'area acquisita è quella compresa tra la ferrovia ed il fiume Adige a poca distanza dal centro di Trento; Ne seguìsubito dopo la costruzione dei capannoni ed il montaggio delle macchine

1927 Il nuovo stabilimento inizia la produzione (cotonificio)
La mano d'opera reclutata Trento e nei paesi limitrofi è prevalentemente femminile per le doti d'agilità e destrezza manuale richieste.Nel 1958 Michelin effettua massicci investimenti dando all'unità produttiva una nuova dimensione, riducendo significativamente la produzione tessile e concentrandosi sulla fabbricazione di rinforzi metallici, elemento indispensabile per l'architettura dei fortemente innovativi pneumatici che in quel momento entravano nel mercato e dei quali Michelin è stato il precursore in senso assoluto; i volumi di produzione richiesti fanno sì che lo stabilimento raggiunga la sua massima espansione all'inizio degli anni '70 con un organico di poco superiore ai 1770 dipendenti.

Nel 1999 la vecchia fabbrica cessa la produzione e una piccola unità produttiva viene installata a Gardolo e continua la produzione di ritorti tessile e filiere metalliche, fino alla fine del 2005, quando viene definitivamente chiusa.

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Cuneo 1961

Nel 1961 l'ing. Robert Daubrée avvia e porta a termine la costruzione dello stabilimento di Cuneo, che attualmente conta circa 2100 dipendenti.
La decisione della costruzione del sito di Cuneo è dovuta a molteplici motivi, tra cui la grande disponibilità di manodopera dovuta all'assenza di industrie nella zona, la ricchezza di acqua e la vicinanza a Torino.

Alla sua morte, nel 1966, gli subentra il figlio, il cav. Emmanuel Daubrée che punta verso ulteriori espansioni e inizia in successione la costruzione degli stabilimenti di Alessandria (1970), Fossano (1970) e Torino Stura (1971).

Gli stabilimenti di Alessandria, Fossano e Torino Sturanascono agli inizi degli anni 70, e sono un classico esempio di espansione industriale nell'ambito di un territorio ristretto, in un periodo in cui le scelte industriali portavano alla scelta di piccole unità, piuttosto che di grandi insediamenti, come quelli della casa madre. 
Lo stabilimento di Torino Stura, in particolare, nasce anche come alternativa al vecchio Stabilimento di Dora, che si era venuto a trovare praticamente nel centro della città.

*Le immagini qui riprodotte sono di Elio Vittonetto.

Documentazione

 

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